Laboratorio Gascromatografia

Il termine cromatografia indica un insieme di tecniche che hanno lo scopo di separare una miscela nei suoi componenti, per permetterne il riconoscimento qualitativo e quantitativo.

Il principio base della cromatografia è l’equilibrio chimico-fisico che si stabilisce quando una sostanza è distribuita tra due fasi.

La gas cromatografia è una tecnica basata  sulla distribuzione differenziale dei vari componenti fra due fasi, una chiamata fase stazionaria che consiste in un liquido viscoso supportato su un materiale inerte, e l’altra chiamata fase mobile che consiste in un gas inerte (N,HE), che fluisce in continuo attraverso la fase stazionaria. Il risultato di questa operazione é la separazione delle sostanze contenute nella miscela, a causa della loro differente distribuzione nelle due fasi.

La gascromatografia è impiegata per la separazione di sostanze volatili.

Si possono separare sostanze appartenenti a varie classi tra cui:

  • aromi (terpeni, esteri)
  • idrocarburi a catena corta
  • acidi carbossilici
  • composti di interesse biochimico

Uno dei punti di forza della tecnica GC è la grande varietà dei rivelatori disponibili. Alcuni sono aspecifici e quindi di uso generale come il rivelatore a ionizzazione di fiamma (FID) e a conducibilità termica (TCD) altri sono invece molto specifici amperometrico per lo zolfo (AED) e ad emissione atomica (ASD). Quelli universalmente accettati sono TCD ed FID, ma è sempre più diffuso l’impiego del rivelatore a spettrometria di massa (MS).

 Applicazioni analitiche:

  • Analisi frazione lipidica in matrici animali e vegetali
  • Analisi della frazione volatile (SPME)
  • Analisi della frazione alcolica
  • Analisi di residui di fitofarmaci
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